Il ponte tibetano di Matera è un ponte sospeso che si trova nella gravina, il nostro caratteristico canyon.
Storia e caratteristiche del ponte tibetano di Matera
Lungo 32 metri, si trova a circa 12 metri di altezza dal suolo.
Costruito nel 2015, è stato realizzato utilizzando tecniche di ingegneria simili a quelle utilizzate per i ponti tibetani (da qui il nome di ponte tibetano): in realtà, si differenzia di molto dai classici ponti tibetani, che sono costituiti da una fune che ha funzione di marciapiede e da due funi/mancorrenti laterali superiori distanziate di circa un metro da quella marciapiede; il ponte nella gravina di Matera, invece, ha una passerella sospesa e due mancorrenti, oltre a protezioni che uniscono il marciapiede ai mancorrenti stessi, rendendo la struttura più sicura di un classico ponte tibetano. Insomma, pur essendo sbagliato definirlo ponte tibetano, il ponte sospeso sul torrente Gravina è ormai conosciuto come il ponte tibetano di Matera e quindi mi adeguo al sentimento popolare 🙂
Curiosità: da Gennaio 2023 fino a inizio Aprile 2024 il ponte è stato chiuso per questioni di sicurezza ed è stato oggetto di lavori di manutenzione (sono stati sostituiti i morsetti di ancoraggio e le reti anticaduta). Dopo la sua riapertura, il sentiero 406 – di cui il ponte è parte integrante – è stato riclassificato come “EE”, ossia percorso escursionistico per esperti: ciò significa che tale percorso, compreso l’attraversamento del ponte, richiedono uno sforzo medio ma, soprattutto, abbigliamento adeguato (insomma, dotatevi di abiti comodi e scarpe da trekking perché vi sono parti del percorso abbastanza scivolose ed è facile cadere, se non si presta la massima attenzione).
A cosa serve il ponte tibetano di Matera
Il ponte tibetano nella gravina fa parte del sentiero 406 del Parco Murgia e serve come percorso per raggiungere il parco della Murgia Materana, in particolare il Belvedere di Matera, partendo dai Sassi (per la precisione da Porta Pistola).
È una struttura molto interessante da vedere ed è molto utilizzato da tanti turisti – anche famiglie con bambini – che visitano la città e che vogliono fare un’esperienza diversa e suggestiva. Di sicuro ammirare e attraversare la gravina dal ponte è una di quelle esperienze da fare a Matera almeno una volta.
Fino a qualche anno fa, attraversare il torrente significava saltare su grossi massi in punti dove il torrente gravina diventa più stretto: a volte andava bene, ma spesso si cadeva in acqua rischiando ferite e infezioni (nel torrente, purtroppo, confluiscono acque reflue e quindi non è igienico bagnarsi in esso).
Orari di apertura del ponte
Il ponte tibetano di Matera è sempre aperto: non vi è alcun orario stabilito per l’accesso e l’ingresso è libero (come spiego nel paragrafo dedicato ai costi di ingresso). Va da sé che è preferibile attraversare il ponte di giorno ed evitare di farlo di notte, a meno di non essere accompagnati da una guida professionista locale ed essere equipaggiati con abbigliamento da trekking (questo sempre, a prescindere dall’orario) e da torce.
Come arrivare al ponte
Come spiegato qualche riga fa, il ponte tibetano è parte integrante del sentiero 406 del Parco della Murgia: l’ingresso a tale sentiero si trova a pochi metri da Porta Pistola, un piazzale abbastanza ampio che funge da parcheggio per i residenti nei Sassi e che si trova in via Madonna delle Virtù. Curiosità: nel sottosuolo di Porta Pistola qualche tempo fa tempo fa hanno rinvenuto i resti di un’antica chiesa (probabilmente si tratta della chiesa di San Eustachio de Posterga) attualmente in fase di scavo ma che è possibile ammirare grazie a una struttura con vetri che fungono da protezione di questo altro inestimabile bene culturale trovato nel sottosuolo materano. Porta Pistola è raggiungibile con la Linea Sassi del trasporto pubblico urbano di Matera (la fermata è appunto quella di Porta Pistola) o a piedi.
Quanto costa attraversare il ponte tibetano di Matera
Attualmente l’accesso al percorso 406 e al ponte, compreso il suo attraversamento, sono completamente gratis. Non vi è la necessità di prenotare alcun biglietto ma è fortemente consigliato di effettuare il percorso con una guida professionista locale, che conosce di sicuro meglio di voi il sentiero 406 e vi eviterà problemi di ogni genere, preservando la vostra sicurezza durante tutto il tragitto: le cadute con conseguenze più o meno gravi sono una concreta possibilità, quindi occhio 😉