Raccontare i Sassi di Matera a chi non è mai stato in città è impresa ardua anche per noi materani: prima di tutto perché rischieremmo di essere poco obiettivi (per via del coinvolgimento emotivo che ci lega ai due antichi quartieri di tufo che hanno reso la nostra città famosa in tutto il mondo); in secondo luogo, perché la storia dei Sassi è lunga e complessa e le vicende occorse nei secoli sono tante.
Per questo motivo, più che fare un excursus storico e culturale sugli antichi rioni materani (in rete trovate un’infinità di informazioni accurate), ho preparato una lista di domande sui Sassi – e relative risposte – che mi vengono fatte dalle persone che incontro durante i miei viaggi e che, non appena scoprono la mia provenienza, vogliono sapere tutto di Matera e del perché i suoi antichi rioni siano così famosi e se vale davvero la pena visitarli.
Cosa sono i Sassi di Matera?
I Sassi di Matera sono due antichi rioni di tufo che, con la zona denominata Piano, formano il centro storico della città. Sono caratterizzati dalla presenza di abitazioni ed edifici vari scavati nella calcarenite, la morbida roccia che caratterizza il nostro territorio e che noi locali chiamiamo appunto tufo.
Sembrerà strano ma fino a pochi anni fa molte persone che non erano mai state a Matera e che conoscevano la città solo perché l’avevano sentita nominare pensavano che i Sassi fossero antiche pietre – un’infinità, mi verrebbe da pensare – che formavano la vecchia Matera.
Negli ultimi anni, per fortuna, la notorietà di Matera è cresciuta moltissimo, in Italia e nel mondo e a me non capita più di incontrare persone che non sanno cosa siano effettivamente i Sassi (tra i tanti film girati a Matera e gli innumerevoli servizi giornalistici televisivi e online dedicati alla nostra città, le persone che hanno visto anche solo alcune immagini di Matera sono ormai tantissime, in tutto il mondo).
Quanti sono i Sassi di Matera?
I Sassi di Matera sono due: il Sasso Barisano, che si trova sul versante orientale della Murgia Materana e quindi verso Bari e la Puglia; il Sasso Caveoso, così chiamato perché orientato verso sud, in particolare verso la città di Montescaglioso, in provincia di Matera, che anticamente si chiamava Mons Caveosus (o Mons Scabiosus).
Si tratta, in sostanza, di due quartieri dell’antica Matera ricavati nella roccia di calcarenite che caratterizza il nostro territorio.
Perché si chiamano Sassi?
Essendo stati scavati nella roccia, i Sassi prendono il nome dalle pietre da cui hanno in parte avuto origine secoli fa. Ancora oggi, essi rappresentano uno fra gli agglomerati urbani più antichi al mondo.
Per visitare i Sassi si paga?
Assolutamente no: l’ingresso nei Sassi è totalmente gratuito!
Ancora oggi, durante le mie passeggiate in centro, incontro diversi turisti – italiani e stranieri – che mi chiedono se si paga per visitare i Sassi e fare una passeggiata negli antichi rioni e sembra assurdo che alcune persone possano pensare che ci vuole un biglietto di ingresso: è come se mi trovassi a Roma e chiedessi a una persona del posto se si paga per visitare Trastevere o Testaccio…
Ricordate: i Sassi sono due rioni di Matera e, benché il loro fascino e la loro bellezza siano senza prezzo, visitarli in autonomia e passeggiare tra strade, vicoli e piazze negli antichi rioni di tufo è gratis!
Si può entrare nei Sassi con l’auto?
Ni: i Sassi sono zona a traffico dalle ore 10.00 alle ore 20:30 e, a meno che non abbiate un’autorizzazione temporanea per il transito con il vostro veicolo per la durata del vostro soggiorno a Matera, non potete accedervi con alcun mezzo a motore fuori da quegli orari.
Io ovviamente sconsiglio di entrare nei Sassi in auto: potete trovare parcheggio in uno dei tanti stalli a pagamento presenti proprio a ridosso dei Sassi e nel centro storico (visitate la sezione Parcheggiare a Matera per tutte le informazioni sui parcheggi in città) e scoprire gli antichi rioni materani con belle passeggiate fra vicoli caratteristici, piazze e piazzette e balconcini sui Sassi.
Cosa vedere nei Sassi di Matera?
Chiese rupestri, case grotta, musei, antiche abitazioni, cantine, vie, vicinati, piazze: i Sassi di Matera sono una vera e propria città nella città e custodiscono tanti luoghi interessanti e assolutamente da non perdere.
Quando mi chiedono cosa vedere nei Sassi, i luoghi che mi vengono subito in mente e che consiglio di visitare senza dubbio i seguenti:
- le chiese rupestri di Madonna de Idris e San Giovanni in Monterrone;
- la chiesa rupestre di Santa Lucia alle Malve;
- l’antico vicinato nel Sasso Caveoso (fotografato anche dal grande Henri Cartier-Bresson nel 1951);
- il MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea, il museo ipogeo più grande del mondo;
- il Museo della Civiltà Contadina, dove potrete scoprire tante curiosità legate alla storia di Matera;
- una casa grotta;
- il complesso rupestre di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci;
- le antiche cisterne;
- Piazza San Pietro Caveoso;
- il cimitero barbarico nel Sasso Caveoso (si tratta di una necropoli di epoca longobarda con tombe scavate nella base rocciosa ma ormai quasi tutte coperte);
- la chiesa di Sant’Agostino, nel Sasso Barisano;
- Casa Cava, nel Sasso Barisano;
- il Presepe Vivente di Matera, che si tiene in parte nel Sasso Caveoso e/o in quello Barisano.
Insomma, dalla lunghezza della lista potete facilmente comprendere che visitare i Sassi in poche ore o in un solo giorno non è la soluzione ideale e questa riflessione ci porta a alla domanda successiva.
Quanto tempo ci vuole per visitare i Sassi?
Per una visita soddisfacente dei Sassi consiglio di soggiornare a Matera almeno 2 giorni: le cose da vedere sono tante (quelle indicati nella lista precedente sono solo alcuni dei luoghi visitabili nei Sassi) e non vi basterà certamente una sola giornata per vederli tutti, né tantomeno una visita di poche ore potrà farsi scoprire tutta la bellezza e la storia della nostra città.
Insomma, un soggiorno a Matera di 2-3 giorni è l’ideale per scoprire i Sassi e fare anche una capatina nel vicino Parco della Murgia Materana, dove scoprirete decine di chiese rupestri, villaggi risalenti al Neolitico e panorami mozzafiato.
Matera è solo Sassi o c’è anche una parte moderna?
E sì, anche questa è una domanda che spesso viene fatta a noi materani quando ci troviamo fuori città e ci imbattiamo in persone che non sono mai state a Matera e che magari hanno visto solo immagini dei Sassi: già, la “colpa” è un po’ della narrazione – a volte fuorviante – che viene fatta di Matera su siti web, giornali e tv.
Bene, voglio assicurare tutti coloro che pensano che noi materani viviamo ancora nelle grotte con la clava in mano e mansueti buoi, asinelli, galline e cavalli a farci compagnia: niente è più lontano dalla realtà.
Nei Sassi oggi vivono poche migliaia di persone: il resto dei 60mila materani vive fra centro storico, Matera Nord (la zona più popolata e dove sono nato e cresciuto, con quartieri popolosi come San Giacomo, Serra Rifusa e Matera 2000) e Matera Sud (dove vi sono i popolari rioni Agna e Cappuccini e dove io stesso vivo da qualche tempo).
La maggior parte di questi quartieri forma la parte moderna della città, essendo stata realizzata tra la fine degli anni ‘70 e i giorni nostri, soprattutto nella zona nord della città, e che ancora oggi vede l’espansione della città in lunghezza (per via delle barriere naturali che caratterizzano Matera).
Insomma, la nostra è una città moderna, con quartieri, borghi e frazioni (nati dopo lo sfollamento dei Sassi, negli anni ‘50) che ancora oggi vengono studiati nelle facoltà di architettura di mezzo mondo: Spine Bianche, Lanera, Serra Venerdì, Villa Longo, Borgo La Martella, Borgo Venusio.